Questo post fa riferimento a due accattivanti presentazioni tenute durante il congresso EACTS di quest’anno, a Vienna.
Entrambe trattano l’insufficienza mitralica cronica (almeno moderata) quale malattia concomitante in pazienti con un’indicazione alla rivascolarizzazione coronarica chirurgica. La combinazione è importante: l’insufficienza mitralica cronica dovuta ad un pregresso infarto del miocardio può essere anche un’entità a se (cioé senza l’indicazione a una rivascolarizzazione concomitante). Ciò tuttavia pone una difficile e delicata domanda su quale possa essere la migliore opzione procedurale. La chirurgia non sempre fornisce il risultato desiderato: la Mitraclip® – opzione interventistica più recente – é tuttora in fase evolutiva. Tornerò a parlare di questo argomento in un post separato. Restate quindi sintonizzati!
Situazione clinica
La cosa più importante già all’inizio: il paziente soggetto del racconto sta bene! Questo è anche il motivo della parola “relativa” nel titolo! Si tratta di “solo” una sconfitta “tecnica”.
Brevemente la descrizione del caso: paziente con una malattia coronarica trivasale severa e un’insufficienza della valvola mitralica di grado severo con l’indicazione all’intervento cardiochirurgico (bypass aortocoronarico con posa di 4-5 grafts su tutti e tre rami coronarici principali e riparazione della valvola mitralica).